Storia del Patriziato


Il Patriziato di Aranno Cimo Iseo ha una storia ricca e complessa, che affonda le sue radici in tempi antichi. La fusione dei patriziati di Aranno, Cimo e Iseo ha portato alla creazione di un unico ente, che oggi si impegna nella gestione e valorizzazione del patrimonio storico e naturale del territorio.

Questo documento offre uno sguardo dettagliato sulla storia del Patriziato di Iseo dal 1910 al 2015, esplorando i momenti salienti e le trasformazioni che hanno segnato la vita della comunità. Dalla gestione del territorio alla fusione con i patriziati di Aranno e Cimo, viene tracciato un percorso ricco di eventi significativi, decisioni cruciali e cambiamenti che hanno plasmato l'identità attuale del Patriziato. Un'opportunità unica per immergersi nella memoria storica di Iseo e comprendere l'evoluzione di una delle sue istituzioni più antiche. Scarica il documento completo per esplorare questa affascinante storia.

Oltre alle selve castanili, sul territorio del Patriziato di Aranno vi sono alcune importanti piantagioni. Tra il 1898 e il 1902, a confine tra il Patriziato di Aranno e quello di Cademario, fu realizzata una piantagione di circa 3 ettari con 24'700 piantine di pini e larici. Un'altra piantagione tra il 1899 e il 1907 coprì un’estensione di 30'000 mq con 7'560 piantine. Sul territorio sovrastante il nucleo di Aranno, tra il 1900 e il 1905, furono piantati larici, aceri, frassini e sorbi su una superficie di 80'000 mq. Nel 1965, a causa del cancro del castagno, furono eseguiti ulteriori rimboschimenti.

Attualmente, il Patriziato di Aranno beneficia di entrate finanziarie derivanti dall’affitto a privati di sorgenti e piccoli appezzamenti di terreno, nonché dalla locazione di un capanno forestale con annessa abitazione a un’azienda forestale. Le spese correnti sono destinate alla gestione del territorio. Il Patriziato è proprietario della quasi totalità delle selve e dei boschi, cedendo ai privati, dietro indennità, i terreni vicini alla zona edificabile. Il progetto di risanamento delle selve castanili in zona Coremo, iniziato nel 2001 e terminato nel 2005, rientra tra i compiti prioritari del Patriziato, con il supporto di sussidi federali e cantonali.

Le Assemblee patriziali dei Patriziati di Aranno, Cimo e Iseo hanno votato il 14 settembre 2014 per l'aggregazione dei tre patriziati in un unico Patriziato di Aranno Cimo Iseo, aggregazione ratificata dal Consiglio di Stato il 10 dicembre 2014. Questa fusione ci ha permesso di affrontare nuove sfide con rinnovato slancio e unire le forze per la conservazione e valorizzazione del nostro patrimonio.


Il territorio e il suo sfruttamento erano elementi fondamentali dell’amministrazione del Patriziato di Aranno. Nel 1985, il Patriziato possedeva 1'366'000 mq di proprietà, con boschi divisi e indivisi. I boschi divisi erano situati al di sotto della strada cantonale e furono ceduti ai patrizi tra il 1873 e il 1877. I territori indivisi erano utilizzati da tutta la comunità dei patrizi e comprendevano castagni, noccioli, ontani, faggi, tigli e frassini.


I patrizi, sfruttando lo ius plantandi, piantarono castagni per trasformare il pascolo cespugliato in pascolo alberato, incrementando così la produzione di castagne. Ancora oggi, prima di eseguire qualsiasi intervento in una selva castanile, è necessario ottenere l’autorizzazione per procedere, mantenendo il concetto storico dello ius plantandi.

Non vi sono molti documenti inerenti il Patriziato di Aranno prima del 1829, eccezion fatta per alcuni scritti del 1200 certificanti l’esistenza di un nucleo abitativo organizzato allora denominato “Aranos”. Sino al 1858 non vi era alcuna distinzione tra Comune e Patriziato. Durante il periodo della Repubblica Elvetica (1798-1803) e successivamente con le Leggi Organiche Comunali e Patriziali del 1832 e 1835, fu sancita la divisione tra Comune Patriziale e Comune Politico, tutelando gli interessi dei patrizi e garantendo lo sfruttamento del territorio esclusivamente da parte loro.


Ad Aranno, come nella maggior parte dei comuni ticinesi, il Comune fu spogliato di ogni fondo fruttifero. Dopo il 1858, il Patriziato risultava essere proprietario della maggior parte dei terreni, tra cui selve, pascoli, boschi e ronchi. Il Patriziato rimaneva anche proprietario di tutti i sentieri importanti per l’economia agricola del Comune, delle vie per lo spostamento delle bestie da pascolo e delle sorgenti necessarie ad abbeverare il bestiame durante il pascolo estivo.


Il Patriziato di Aranno contribuì a sue spese a creare alcune infrastrutture pubbliche, come la scuola comunale, nuove strade e canalizzazioni, elargendo contributi solo per opere utilizzate esclusivamente o prevalentemente dai patrizi. Questo carattere chiuso privilegiava lo sfruttamento delle proprie risorse.

Non vi è molto materiale disponibile per ricostruire la storia del Patriziato di Aranno. Nel 1700 un incendio ha distrutto la Casa Comunale e gli archivi con tutta la documentazione contenutavi. La storia del Patriziato di Aranno è quindi “recente” ritenuto che il primo verbale consultabile porta la data del 1829. Tuttavia, alcuni ritrovamenti archeologici avvenuti nel 1842 e nel 1941 testimoniano l'esistenza di insediamenti molto antichi sul territorio, risalenti all'età del bronzo e al periodo etrusco.


Nel 1842, quattro frammenti di roccia riportanti iscrizioni etrusche furono rinvenuti e sono attualmente murati in una parete della casa “Pelli” nel centro del paese. Nel 1941, furono scoperte tombe preromane e oggetti d’uso quotidiano dell'età del bronzo sotto il paese, confermando l’esistenza di insediamenti stabili. Per tradizione, si tramanda che vi fosse un castello o torre di osservazione (castrum) di epoca romana, sulle cui rovine è stata costruita l’attuale chiesa di San Vittore.


Le popolazioni che hanno abitato il territorio di Aranno durante il periodo tra l’età del bronzo ed il medioevo vanno annoverate tra i Leponti, un popolo che ha colonizzato il territorio dell’Italia alpina provenendo presumibilmente dalla Grecia. Tali nozioni hanno trovato conferma in recenti studi coordinati dall’Associazione Archeologica Ticinese.





Storia Antica

Un Secolo di Storia del Patriziato di Iseo - Edy De Bernardis

Età Moderna

Sfruttamento del Territorio

Piantagioni

Situazione Attuale

Aggregazione dei Patriziati



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